Sono cifre da capogiro quelle puntate dagli abitanti della sesta provincia pugliese nel 2019: circa 491milioni e mezzo. Ad Andria sono oltre 122milioni, segue Barletta con 116milioni e 402 mila euro, poi Trani con 105milioni e 671mila euro. I dati arrivano dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ovvero l’ente garante della legalità e della sicurezza in materia di apparecchi e congegni da divertimento e intrattenimento.
Com’è noto, vendita slot, vendita giochi e vendita scommesse hanno riaperto dal 15 giugno scorso dopo la fase acuta dell’emergenza Covid.
Alcuni dettagli relativi alle città della nostra diocesi (Andria, Canosa di Puglia e Minervino Murge)
ANDRIA
I numeri. Secondo i dati relativi al “Giocato fisico” (riferito alle somme materialmente introdotte negli apparecchi), ad Andria l’anno scorso sono stati “bruciati” per l’esattezza 122 milioni e 489.211,75 euro.
A farla da padrone sono state le videolottery con 37.591.121,50 euro. Seguono le AWP, ovvero le slot machine (28.174.762,94 euro), quindi le scommesse sportive a quota fissa (17.362.748,70 euro), le lotterie istantanee, cioè gratta e vinci e simili (15.170.550,00 euro ), il lotto 12.428.110,00 euro), e via via tutti gli altri giochi (scommesse virtuali 9.350.801,70; Superenalotto1.892.768,50; Comma7 185.336,92; ippica nazionale 164.667,50; Winforlife 56.823,00; Eurojackpot 42.244,00; scommesse ippiche in agenzia 33.109,00; concorsi pronostici sportivi 19.868,00; lotterie tradizionali 16.300,00). I numeri si presentano alle sole giocate fisiche e non a quelle on line che sono raccolte separatamente e per le quali l’Agenzia non indica la provenienza geografica, ma fornita solo un dato aggregato.
A fronte di queste puntate, la stessa Agenzia delle Dogane e dei Monopoli segnala una vincita in città di 96.396.729,69 euro. Per una spesa totale, quindi, che ammonta a oltre 26 milioni di euro (26.084.904,53).
CANOSA DI PUGLIA
I numeri. Secondo i dati relativi al “Giocato fisico” (riferito alle somme materialmente introdotte negli apparecchi), a Canosa l’anno scorso sono stati sperperati per l’esattezza 23 milioni e 786.297,11 euro.
A farla da padrone sono state le AWP, ovvero le slot machine con (8.467712,20) euro. Seguono il lotto con (5.183.314,00), lotterie istantanee (3.444.300,00), VLT (2.824.020,35) poi le scommesse sportive a quota fissa (1.876.075,65), scommesse virtuali (1.102.030,20), superenalotto (449.346,50), Scommesse ippiche in agenzia (323.150,00), Ippica Nazionale (52.770,25), Comma 7 (32.245,95), Concorsi pronostici sportivi (11.472,00), Eurojackpot (8356,00), Winforlife (8.304,00), Lotterie Tradizionali (3200,00). I numeri si riferiscono alle sole giocate fisiche e non a quelle on line che sono raccolte separatamente e per le quali l’Agenzia non indica la provenienza geografica, ma fornisce solo un dato aggregato.
MINERVINO MURGE
I numeri. Secondo i dati relativi al “Giocato fisico” (riferito alle somme materialmente introdotte negli apparecchi), a Minervino l’anno scorso sono stati “bruciati” per l’esattezza 6 milioni e 442. 309,30 euro. A farla da padrone sono state le AWP, ovvero le slot machine (2.791.630,06), scommesse sportive a quota fissa (1.202.381,85), Lotto (988.984,50), VLT (796.149,78), Lotterie istantanee (414.600,00), scommesse virtuali (126.592,10), Superenalotto (106.616,00), Comma 7 (10.051,00), Eurojackpot (2.270,00), Winforlife (1.634,00), Lotterie tradizionali (1400,00).
Un fiume di denaro che troppo spesso sfocia in vere e proprie patologie in grado di mettere in ginocchio tra le famiglie.
Il dato nazionale. Nel 2019 la raccolta, secondo elaborazioni Agimeg su dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, è stata inclusa pari a 110,5 miliardi, di cui 74,1 miliardi provenienti dal gioco fisico e 36,4 miliardi dall’online. Mentre le vincite sono attestate a 91 miliardi di euro, di cui 56,5 miliardi dal fisico (il 76,2% di quanto giocato), e 34,5 miliardi dall’online. La spesa è stata pari a 17,6 miliardi per il fisico e 1,85 miliardi per l’online, per un totale di quasi 19,5 miliardi di euro. Circa 10,6 miliardi di euro (il 55% di quanto speso), di cui 10,1 miliardi dal fisico e poco meno di mezzo miliardo dal gioco via Internet.
«A fronte della proliferazione dell’offerta e del consumo di gioco d’azzardo – commenta don Geremia Acri , direttore di Casa Acc. SM Goretti -, la politica si mostra poco attenta. Lo stato ha il dovere di farsi educatore. Questo tipo di gioco è incrementato da tanta gente che non ha a cuore il benessere dei cittadini. Un’inversione di tendenza e ciò che resta, come indicato da papa Francesco, è la costante vigilanza su sé stessi e sul contesto in cui si vive, per denunciare ciò che minaccia il bene comune e funziona secondo un principio di corresponsabilità. A tal proposito, il nostro sportello di Contrasto al Gioco d’Azzardo Patologico continua determinatamente la sua costante opera a favore dell’intera comunità».
«Stiamo accogliendo gli utenti in sicurezza e nel pieno rispetto delle normative anti contagio – commenta la dott.ssa Liliana D’Avanzo, psicologa dello sportello“ vinco Io ”e consulente dello sportello della Casa Accoglienza -. Sono ripresi sia i colloqui psicologici individuali che rivolti alla rete parentale e amicale. È importante prendere la risoluzione del problema per collaborare fattivamente alla sua risoluzione. Attraverso la presa in carico, la cura e la riabilitazione della persona con problemi di dipendenza vogliamo, sul nostro territorio, contengono i numeri collegati al gioco d’azzardo patologico che, purtroppo, continua a destare l’obiettivo. La via per la guarigione è lunga, ma non impossibile».
«L’invito che rivolgo a tutti coloro che credono di avere un rapporto cattivo con il gioco – conclude don Geremia Acri – è di non esitare a chiedere il nostro aiuto e soprattutto “decidere” di voler essere aiutati ad uscire dalla gabbia del gioco patologico».
Sportello c / o casa accoglienza, ad Andria, in via quarti, 7
Giorni di ricevimento il Martedì e il Sabato dalle ore 10:00 alle ore 12:00, il Giovedì dalle ore 17:00 alle ore 20:00 previo appuntamento telefonico:
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